In queste temperie dominate dal morbo della meritocrazia, in queste desolate lande sulle quali si spinge la lunga ombra della perizia, noi gridiamo forte al mondo il nostro pensiero: Milan merda! lunga vita alla poesia bondologica! Viva il Maestro! Viva, viva, viva!
Noi siamo contro la metrica! Noi siamo contro la rima! Noi siam contro i sonetti, gli endecasillabi, le quartine, le ottave! Son cose troppo difficili, non ci riescono! Noi vogliamo abbinare sostantivi e aggettivi così, a cazzo di cane (un po’ come fa Ligabue, per intenderci)! Noi vogliamo che i versi “intrepido mistero” o “ancora di salvezza” possano riferirsi indistintamente a Stephen Hawkins, a Batman, al nostro tappezziere (o al nostro postino, che il tappezziere non ce lo possiam permettere)! Noi vogliamo poesie che potrebbe scrivere il nostro cane, se solo avesse il pollice opponibile! Vogliamo poesie che anche il nostro gatto potrebbe leggere, se solo non passasse sempre tutto il tempo a rompere il cazzo col KitCat!
E’ ora di finirla con i versi arzigogolati!
E’ ora di finirla con le grandi odi!
E’ ora di finirla con la grande lirica petrarchesca! Con i pessimismi leopardiani! Con l’asciuttezza montaliana!
E’ ora di finirla con la poesia, insomma.
Noi siamo poeti un po’ a quella maniera lì, diciamo.